Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, afferma che la natura pubblica di una strada vicinale non viene meno per il mancato o tardivo esercizio dei poteri pubblicistici di gestione e tutela da parte dell'ente locale competente, né per il fatto che la strada risulti di fatto non più percorribile con mezzi di trasporto a causa degli ostacoli presenti. Infatti, la tutela dell'uso pubblico della strada vicinale è presidiata dal potere pubblicistico di cui all'art. 14 della legge n. 2248 del 1865, che il Comune deve correttamente esercitare, anche laddove la strada risulti di fatto non più agevolmente percorribile. Pertanto, il proprietario di fondi limitrofi alla strada vicinale non può arbitrariamente impedirne il transito pubblico, realizzando opere che pregiudicano tale uso, in quanto ciò costituisce un'illegittima ingerenza nell'esercizio del potere pubblicistico di tutela della destinazione pubblica della strada.