Cassazione penale Sez. III sentenza n. 20236 del 22 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:20236PEN

Massima

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La misura cautelare personale può essere legittimamente applicata dal giudice per le indagini preliminari competente per territorio, anche se diverso dal giudice che ha convalidato il fermo o l'arresto, in quanto la competenza funzionale per la convalida non si traduce automaticamente in competenza esclusiva e derogatoria per l'applicazione della misura cautelare. L'eventuale incompetenza del giudice che ha emesso la misura cautelare non determina l'invalidità derivata di quest'ultima, essendo necessaria una formale dichiarazione di incompetenza affinché la misura perda efficacia, salvo che il giudice competente non provveda a rinnovarla entro venti giorni. Il pubblico ministero non ha l'obbligo di trasmettere al giudice per le indagini preliminari e al tribunale del riesame tutti gli atti del fascicolo, ma solo quelli rilevanti ai fini della richiesta e dell'applicazione della misura cautelare, potendo utilizzare anche relazioni di polizia giudiziaria che riassumano gli esiti delle indagini svolte. Ai fini della valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per l'applicazione di una misura cautelare, il giudice di legittimità può verificare solo la logicità e la coerenza della motivazione del provvedimento impugnato, senza poter procedere a una nuova valutazione delle risultanze probatorie. La sussistenza del pericolo di reiterazione del reato può essere desunta anche dalle modalità della condotta contestata, senza che sia necessaria l'imminenza della commissione di ulteriori reati, essendo sufficiente la probabilità di una ricaduta criminosa, valutata in base alle caratteristiche della personalità dell'indagato e al contesto socio-ambientale in cui egli verrà a trovarsi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

composta da

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente -

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. MOVIELLO Giuseppe - Relatore -

Dott. ANDRONIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Ma.Ya. nato il Omissis in U;
avverso la ordinanza del 25/08/2023 del tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dr. ((omissis)) che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udite le conclusioni del difensore avv.to Gi.St. che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con ordinanza indicata in epigrafe, il tribunale del riesame di Palermo, adito nell&#x…

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