Il notaio che autentichi un atto di compravendita immobiliare ha l'obbligo di effettuare le necessarie verifiche presso i Registri Immobiliari, al fine di accertare la legittimazione del venditore e la libertà del bene da pesi, oneri e formalità pregiudizievoli per l'acquirente. Tale obbligo di diligenza professionale si esplica nella consultazione delle visure catastali e ipotecarie, secondo i criteri di ricerca all'epoca vigenti, che consentivano l'accesso ai registri mediante interrogazione per nominativo del soggetto intestatario. Ove il notaio abbia correttamente adempiuto a tali verifiche, consultando i registri secondo il criterio di ricerca per nominativo, e dalla documentazione risulti la regolarità della catena delle trascrizioni, egli non può essere ritenuto responsabile per eventuali vizi o falsità del titolo di provenienza del venditore, che esulano dall'ambito delle sue specifiche attribuzioni e competenze professionali. In tal caso, l'eventuale danno subito dall'acquirente per la perdita di una favorevole occasione di acquisto non può essere imputato al notaio, ma è da ascrivere esclusivamente alla falsità del titolo di provenienza del venditore.