Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 17025 del 28 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:17025CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il termine di impugnazione di 60 giorni previsto dall'art. 325, comma 2, c.p.c. per il ricorso in Cassazione decorre dalla comunicazione dell'ordinanza di inammissibilità dell'appello ai sensi dell'art. 348-bis c.p.c., e non dalla sua sola pubblicazione. Pertanto, il ricorrente che intenda proporre ricorso in Cassazione avverso tale ordinanza ha l'onere di dimostrare, ai fini della tempestività del ricorso oltre il termine di 60 giorni, non solo l'omessa comunicazione dell'ordinanza, ma anche la mancata notificazione della stessa da parte della controparte, potendo in tal caso beneficiare del termine lungo di cui all'art. 327 c.p.c. In mancanza di tale dimostrazione, il ricorso in Cassazione è dichiarato inammissibile per tardività.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIARINI ((omissis)) - Presidente

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. FIECCONI Francesca - rel. Consigliere

Dott. GIANNITI Pasquale - Consigliere

Dott. DELL'UTRI Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
(OMISSIS), considerata ex lege in ROMA, presso la CANCELLERIA DELLA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentata e difesa dall'avvocato (OMISSIS), giusta procura in calce al ricorso;
- ricorrente -
cntro
(OMISSIS) SPA, (OMISSIS);
- intimati -
nonche' da:
(OMISSIS) SPA in persona del suo procuratore speciale Dott. (OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS) giusta procura in calce al …

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