Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 14167 del 8 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:14167PEN

Massima

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Il reato di peculato si configura quando il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio si appropria, in modo doloso, di denaro o altri beni mobili di cui abbia la disponibilità per ragioni del suo ufficio o servizio. Tuttavia, la mera genericità o incompletezza della documentazione giustificativa delle spese non è di per sé sufficiente a provare l'appropriazione indebita, essendo necessario accertare in concreto la destinazione privatistica delle somme. L'onere della prova grava sull'accusa, che deve dimostrare l'effettiva appropriazione dei fondi, non potendosi presumere tale appropriazione dalla sola irregolarità della rendicontazione. Ove siano presentati documenti giustificativi delle spese, ancorché ritenuti falsi, occorre una motivazione adeguata che spieghi le ragioni per cui tali documenti siano considerati prova dell'appropriazione indebita, non essendo sufficiente il mero rilievo della genericità o inattendibilità della documentazione. Inoltre, la circostanza che alcune spese possano apparire "eccessive" o non strettamente necessarie all'attività istituzionale non è di per sé indice di appropriazione indebita, rientrando nella discrezionalità dell'ente pubblico la valutazione sulla ammissibilità o meno di tali spese ai fini del rimborso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierluigi - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/05/2019 della CORTE APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DI STEFANO PIERLUIGI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FODARONI MARIA GIUSEPPINA che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per prescrizione per il ricorso di (OMISSIS), il rigetto del ri…

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