Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12370 del 31 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:12370PEN

Massima

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La presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari, in presenza di gravi indizi di colpevolezza per il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa, può essere superata solo in presenza di elementi concreti che dimostrino la rescissione del legame dell'indagato con il sodalizio criminale, altrimenti trova applicazione in via obbligatoria la misura della custodia cautelare in carcere. Il giudice non ha l'onere di dimostrare positivamente la ricorrenza dei "pericula libertatis", ma deve valutare l'eventuale sussistenza di segnali di recisione del vincolo associativo, sulla base di una motivazione congrua e logica che tenga conto della natura "storica" del sodalizio mafioso, del ruolo ricoperto dall'indagato al suo interno e della sua biografia criminale, elementi idonei a fondare una prognosi positiva in ordine al pericolo di reiterazione della condotta delittuosa. In assenza di tali elementi, la presunzione di legge opera in modo vincolante, senza che il ricorrente possa limitarsi a manifestare una mera "opinione" contraria, senza addurre specifici argomenti non esaminati dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria D. - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/10/2020 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FABIO DI PISA;
lette le conclusioni scritte Decreto Legge n. 137 del 2020, ex articolo 23, comma 8 del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. LIGNOLA FERDINANDO, che ha concluso chiedendo dichiararsi la inammissibilita' del ricorso
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il Tribunale di Catania, …

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