La sottoscrizione dell'atto impositivo da parte di un funzionario diverso dal capo dell'ufficio è valida solo se l'Amministrazione finanziaria dimostra, in ossequio al principio di vicinanza della prova, l'esistenza di una regolare delega di firma, comprovata non solo dall'indicazione del nominativo del funzionario delegato, ma anche dalla produzione dell'atto di delega. In mancanza di tale prova, l'atto impositivo è nullo ai sensi dell'art. 42 del D.P.R. n. 600/1973, non essendo sufficiente la mera indicazione interna dell'ufficio circa l'attribuzione del potere di firma. Il giudice tributario, pertanto, deve accertare la sussistenza di una valida delega di firma, non potendo ritenerla implicitamente esistente sulla base di elementi meramente organizzativi interni all'Amministrazione, dovendo la stessa fornire la prova documentale dell'atto di delega, contenente l'indicazione del funzionario delegato, quale condizione di validità dell'atto impositivo sottoscritto da soggetto diverso dal capo dell'ufficio.