Il giudicato amministrativo, formatosi su un provvedimento di condanna dell'amministrazione al pagamento di una somma di denaro in favore del privato, è vincolante per l'amministrazione, la quale è tenuta a darne esecuzione entro il termine assegnato dal giudice. In caso di perdurante inadempimento, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta con il compito di provvedere al pagamento, ponendone le relative spese a carico dell'amministrazione soccombente. Le spese processuali, liquidate secondo criteri di semplificazione e serialità della controversia, sono poste a carico dell'amministrazione inadempiente, in applicazione del principio della soccombenza. Il giudicato amministrativo, una volta formatosi su un provvedimento di condanna dell'amministrazione al pagamento di una somma di denaro in favore del privato, è vincolante per l'amministrazione, la quale è tenuta a darne esecuzione entro il termine assegnato dal giudice. In caso di perdurante inadempimento, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta con il compito di provvedere al pagamento, ponendone le relative spese a carico dell'amministrazione soccombente. Le spese processuali, liquidate secondo criteri di semplificazione e serialità della controversia, sono poste a carico dell'amministrazione inadempiente, in applicazione del principio della soccombenza. L'amministrazione non può sottrarsi all'obbligo di dare esecuzione al giudicato, se non dimostrando l'avvenuto adempimento, e il suo perdurante inadempimento integra una violazione dell'obbligo di conformarsi al giudicato. Nel giudizio di ottemperanza, sono dovute le spese relative alla pubblicazione della sentenza, all'esame ed alla notifica della medesima, alle spese relative ad atti accessori, quali le spese di registrazione, di esame, di copia e di notificazione, nonché le spese e i diritti di procuratore relativi all'atto di diffida, in quanto hanno titolo nello stesso provvedimento giudiziale, mentre non sono dovute le spese di precetto, che riguardano il procedimento di esecuzione forzata disciplinato dagli artt. 474 ss., c.p.c., poiché l'uso di strumenti di esecuzione diversi dall'ottemperanza al giudicato è imputabile soltanto alla libera scelta del creditore.