Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 372 del 2014

ECLI:IT:TARPE:2014:372SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice amministrativo, nell'ambito del sindacato sulla legittimità degli atti di una pubblica amministrazione, è tenuto ad annullare gli atti impugnati qualora ritenga fondate le ragioni di censura sostanziale contenute nel ricorso, ordinando all'amministrazione di ammettere il ricorrente alle successive fasi del procedimento. In tali casi, il giudice condanna l'amministrazione resistente al pagamento delle spese di giudizio in favore del ricorrente, secondo il criterio della soccombenza, nonché delle eventuali spese di verificazione, da liquidarsi con separata ordinanza su richiesta dei verificatori. Il giudice amministrativo, nell'esercizio dei propri poteri di cognizione e decisione, è tenuto a garantire la tutela effettiva delle posizioni giuridiche soggettive del ricorrente, annullando gli atti illegittimi e ordinando all'amministrazione di adottare i conseguenti provvedimenti, al fine di assicurare il ripristino della legalità violata.

Sentenza completa

N. 00290/2013
REG.RIC.

N. 00372/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00290/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 290 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in 65124 Pescara, via Pizzoferrato, 31/1;

contro

Universita' degli Studi di Chieti G.D'Annunzio, rappresentata e difesa per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in L'Aquila, via Buccio di Ranallo C/ S.Domenico;

per l'annullamento

del Decreto n. 248 del 30 aprile 2013 con il quale il Rettore dell'Università degli Studi G. D'Annunzio Chieti-Pescara ha nominato la Commission…

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