Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17080 del 4 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:17080PEN

Massima

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La pericolosità sociale qualificata di un soggetto già condannato per il reato di associazione di tipo mafioso deve essere valutata dal giudice della prevenzione con riferimento alla data di emissione del provvedimento di primo grado, tenendo conto del livello di coinvolgimento del proposto nell'organizzazione criminale, della sua persistente operatività e dell'eventuale manifestazione di comportamenti denotanti l'abbandono delle logiche criminali, anche in considerazione dell'evoluzione della personalità del soggetto nel periodo successivo alla condanna. Pur in presenza di una sentenza definitiva di condanna per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., il decorso del tempo non è di per sé sufficiente a escludere l'attualità della pericolosità sociale, essendo necessaria una specifica valutazione di tutti gli elementi concreti rilevanti, tra cui il carattere sedimentato dell'associazione mafiosa di riferimento, il ruolo rivestito dal proposto al suo interno, le sue condotte successive all'epoca di acclarata appartenenza e l'eventuale manifestazione di comportamenti denotanti l'abbandono delle logiche criminali. Il giudice della prevenzione, nel formulare il giudizio di attualità della pericolosità sociale, non è vincolato dalla valutazione operata dal magistrato di sorveglianza in ordine alla cessazione dello stato di pericolosità ai fini dell'applicazione di misure di sicurezza, trattandosi di un provvedimento successivo e quindi estraneo al suo ambito valutativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 22/03/2019 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. SIANI VINCENZO;
lette le conclusioni del PG Dr. ((omissis)), che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' dell'impugnazione.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto emesso il 22 marzo 2019, la Corte di appello di Reggio Calabria, in parziale riforma del decreto del Tribunale di Reggio Calabria reso il 12 dicembre 2017, con cui era stata appli…

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