Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28556 del 18 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:28556PEN

Massima

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Il sequestro probatorio è legittimo solo se il provvedimento di convalida del pubblico ministero o di riesame del tribunale ne motiva adeguatamente la pertinenza delle cose sequestrate al reato ipotizzato, dimostrando la loro funzione di prova, senza che il giudice possa integrare d'ufficio la motivazione carente. Infatti, il controllo del tribunale in sede di riesame si limita a verificare la rispondenza del provvedimento cautelare ai presupposti di legge, senza poteri inquisitori di integrazione delle iniziative di parte. Pertanto, la mancanza di specifica motivazione sulla configurabilità del reato e sulla pertinenza delle cose sequestrate integra una carenza di motivazione rilevabile ex art. 606, comma 1, lett. c), c.p.p., e non un mero vizio di motivazione, il cui controllo è inibito in materia dall'art. 325, comma 1, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PL. JE. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 10/01/2007 TRIB. LIBERTA' di FIRENZE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA MARIO.

sentite le conclusioni del P.G. Dr. DI POPOLO Angelo, di rigetto.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1 - Il Tribunale di Firenze ha rigettato richiesta di riesame del provvedimento di convalida di sequestro del P.M. del 30.12.06, nei confronti di Pl. Ie. . In motiv…

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