Cassazione penale Sez. III ordinanza n. 27920 del 25 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:27920PEN

Massima

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Il giudice, nell'esercizio della propria funzione giurisdizionale, è tenuto a redigere i provvedimenti giudiziari in modo chiaro e privo di errori materiali, al fine di garantire la certezza del diritto e la corretta amministrazione della giustizia. Qualora sia riscontrato un mero errore materiale nell'intestazione o in altri elementi formali della sentenza, il giudice deve procedere alla sua correzione, ai sensi dell'art. 130 c.p.p., senza necessità di una nuova pronuncia, al fine di assicurare l'integrità e la completezza del provvedimento giudiziario. La correzione dell'errore materiale, essendo un mero adempimento formale, non incide sul contenuto sostanziale della decisione, né sulla sua efficacia e validità, ma mira esclusivamente a ristabilire la correttezza e l'esattezza della documentazione processuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - rel. Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
Letta la nota del Presidente di sezione del 16 gennaio 2019, con la quale e' stato disposto darsi luogo alla correzione dell'errore materiale contenuto nella sentenza numero Raccolta Generale 50132/2018 di pubblica udienza del 13 luglio 2018 relativamente al procedimento numero registro generale 11703/2018, emessa nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
visti gli atti;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Procuratore Generale in…

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