Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51197 del 19 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:51197PEN

Massima

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Il giudice di prevenzione, nell'accertare la pericolosità sociale di un soggetto, può valutare elementi fattuali diversi e ulteriori rispetto a quelli considerati in sede penale, anche in caso di sentenza di assoluzione, purché tali elementi siano idonei a dimostrare un contegno di funzionalizzazione dell'operato dell'interessato agli interessi di un'associazione mafiosa, realizzando una "sorta di terreno favorevole permeato di cultura mafiosa". Il giudizio di pericolosità sociale non è precluso dalla sentenza penale assolutoria, in quanto il concetto di "appartenenza" ad un'associazione mafiosa, rilevante ai fini delle misure di prevenzione, si distingue da quello di "partecipazione" al sodalizio criminoso, necessario per l'integrazione del reato di cui all'art. 416-bis c.p. Pertanto, il giudice della prevenzione può legittimamente fondare il proprio giudizio di pericolosità su elementi diversi e ulteriori rispetto a quelli valutati in sede penale, purché idonei a dimostrare il perdurare di rapporti e condotte funzionali agli interessi dell'associazione mafiosa, anche in assenza di una condanna per il reato di partecipazione. La confisca di prevenzione, inoltre, può essere disposta anche in relazione a beni il cui valore risulti sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, senza che tale sproporzione possa essere giustificata dalla prova di redditi derivanti da evasione fiscale, in quanto la confisca mira a sottrarre alla disponibilità dell'interessato tutti i beni che siano frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 07/01/2019 della Corte d'appello di Napoli;
sentita la relazione svolta dal ((omissis));
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale ((omissis)) che ha chiesto rigettarsi i ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Napoli, con il decreto impugnato in qu…

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