Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26745 del 13 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:26745PEN

Massima

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La confisca di prevenzione patrimoniale, quale misura di carattere ablativo disposta nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi, richiede una verifica particolarmente attenta e ponderata dei presupposti di applicazione, soprattutto quando riguardi beni intestati a terzi estranei al procedimento. In tale contesto, la prova nuova idonea a legittimare la revoca della confisca definitiva deve presentarsi come un fattore in grado di determinare una decisiva incrinatura del corredo fattuale su cui si era basata la precedente decisione, non essendo sufficiente la mera deduzione di elementi favorevoli che non siano in grado di scardinare le valutazioni già compiute. Pertanto, la revocazione della confisca di prevenzione non può fondarsi su prove preesistenti, ancorché non dedotte nel precedente giudizio, né su documenti che, pur nuovi, non risultino idonei a inficiare il complessivo quadro probatorio posto a base della misura ablativa definitiva, in quanto meramente confermativi di circostanze già valutate. Inoltre, la confisca integrale di un complesso aziendale può essere disposta solo nel caso in cui sia accertata l'assoluta o prevalente natura illecita delle risorse impiegate per l'acquisto di beni e la formazione del capitale, dovendosi altrimenti distinguere gli apporti leciti da quelli illeciti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefan - Presidente

Dott. GIORDANO Emilia - Consigliere

Dott. BASSI A - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martin - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 25/11/2020 della Corte d'appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Bassi Alessandra;
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Senatore Vincenzo, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe, la Corte di Appello di Pale…

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