Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28037 del 26 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:28037PEN

Massima

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Il giudice, nel determinare la pena per i reati di ingiuria e minaccia, può applicare la pena base nel minimo edittale e aumenti contenuti per la continuazione, motivando adeguatamente tale scelta con riferimento alla gravità del fatto e alla personalità del reo, senza necessità di una analitica motivazione. Il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche è altresì legittimo ove il giudice, con sintetica espressione, dia dimostrazione di avere valutato la gravità del fatto, che è uno degli indici normativi per la determinazione del trattamento sanzionatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giulian - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SETTEMBRE A. - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 17/2010 GIUDICE DI PACE di SESTRI LEVANTE, del 25/05/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/04/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

Udito il Procuratore generale della repubblica presso la Corte di Cassazione, Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito, per il ricorrente, l'avv. (OMI…

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