Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37711 del 5 ottobre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:37711PEN

Massima

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Il giudice di appello, nel sindacare l'ordinanza di rigetto della richiesta di revoca di una misura cautelare personale, non è tenuto a riesaminare la sussistenza delle condizioni legittimanti il provvedimento restrittivo, dovendo limitarsi al controllo che l'ordinanza gravata sia giuridicamente corretta e adeguatamente motivata in ordine ad eventuali nuovi fatti, preesistenti o sopravvenuti, idonei a modificare apprezzabilmente il quadro probatorio o a escludere la sussistenza di esigenze cautelari. Pertanto, il tribunale non può superare i confini tracciati dai motivi di impugnazione, dovendo stabilire se il provvedimento gravato sia immune da violazioni di legge e adeguatamente motivato in relazione all'eventuale allegazione di fatti nuovi, fermo restando il dovere di revocare la misura al venir meno delle condizioni di sua applicabilità. Inoltre, ai fini della valutazione dell'adeguatezza e proporzionalità della misura cautelare, il giudice può legittimamente considerare, oltre alla giovane età dell'imputato e alla sua incensuratezza, anche la gravità del reato contestato e la probabile entità della pena che potrebbe essere irrogata in sede di rinvio, senza che ciò integri un vizio logico o giuridico della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. GIORGI Maria Silvia - Consigliere

Dott. COSTANTINI Anton - rel. Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/05/2022 del Tribunale di Roma;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Fabrizio D'Arcangelo;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Riccardi Giuseppe, che ha chiesto di dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Rom…

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