Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35127 del 19 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:35127PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'accesso abusivo a un sistema informatico o telematico protetto, in violazione delle condizioni e dei limiti risultanti dal complesso delle prescrizioni impartite dal titolare del sistema per delimitarne oggettivamente l'accesso, integra il delitto previsto dall'art. 615-ter c.p., a prescindere dalle finalità soggettive che hanno motivato l'ingresso nel sistema. Inoltre, la rivelazione di notizie di ufficio che, pur non essendo sottratte alla divulgazione in ogni tempo e nei confronti di chiunque, sono tuttavia coperte dal segreto d'ufficio perché la loro diffusione è vietata dalle norme sul diritto di accesso, in quanto effettuata senza il rispetto delle modalità previste ovvero nei confronti di soggetti non titolari del relativo diritto, integra il reato di rivelazione di segreti di ufficio di cui all'art. 326 c.p. Il danno derivante da tali condotte illecite è di natura non patrimoniale, in quanto lesivo della riservatezza degli interessati, e può essere risarcito anche in assenza di una specifica motivazione, essendo evidente il nesso causale tra la condotta accertata e il pregiudizio subito. Il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato sulla base della gravità oggettiva dei fatti e dell'assenza di elementi idonei a giustificare una valutazione positiva della richiesta, anche in presenza di una confessione "scontata" a fronte di stringenti risultanze probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. BRUNO Paolo A - rel. Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'appello di Firenze del 23/03/2015;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione del Consigliere Dr. BRUNO ((omissis));
udito il Procuratore Generale, in persona del Sostituto Dott. LOY ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso;
sentito, altresi', l'avv. (OMISSIS), che ne ha chiesto, invece, l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. (OM…

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