Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2141 del 2018

ECLI:IT:TARMI:2018:2141SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile che richiede il condono edilizio ai sensi del d.l. n. 269/2003 ha l'onere di provare l'ultimazione delle opere abusive entro il 31 marzo 2003, data ultima prevista dalla normativa per l'accesso al beneficio. In mancanza di tale prova, l'Amministrazione è legittimata a negare il condono, anche in presenza di accertamenti che dimostrino la mancata realizzazione degli interventi edilizi funzionali al mutamento di destinazione d'uso entro il termine perentorio. Il principio di vicinanza della prova impone all'interessato l'onere di produrre idonea documentazione a supporto della data di ultimazione dei lavori, non essendo sufficiente la mera allegazione di una dichiarazione sostitutiva di atto notorietà. L'Amministrazione, pur dovendo svolgere un'adeguata istruttoria sull'epoca di realizzazione dell'abuso, non è tenuta a fornire la prova certa di tale elemento, essendo sufficiente l'accertamento della mancata ultimazione entro il termine di legge per negare il condono e irrogare la sanzione demolitoria. Il mutamento di destinazione d'uso da commerciale a residenziale, oggetto della domanda di condono, deve ritenersi inscindibilmente connesso agli interventi edilizi volti a realizzare tale modifica funzionale, sicché l'accertamento della mancata esecuzione di tali opere entro il 31 marzo 2003 comporta il rigetto dell'istanza di sanatoria, a prescindere dalla prova dell'ultimazione di altri lavori edilizi.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/09/2018

N. 02141/2018 REG.PROV.COLL.

N. 02692/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2692 del 2009, proposto da:
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvocati Luciano Salomoni, Paola Cipolloni e Oreste Giambellini, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Milano, Largo Augusto, n. 1

contro

Comune di Milano, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonello Mandarano, Anna Maria Moramarco, Paola Cozzi, Maria Lodovica Bognetti, Alessandra Montagnani Amendolea, Elena Maria Ferradini e Anna Maria Pavin, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso gli uffici legali dell’Ente in Milano, Via della Guastalla, n. 6

per l'annulla…

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