Cassazione penale Sez. V sentenza n. 50354 del 2 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:50354PEN

Massima

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Il possesso di un documento di identificazione contraffatto da parte del suo stesso autore integra il reato di cui all'art. 497-bis, comma 2, c.p. (possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi), in quanto tale condotta è ritenuta di maggiore allarme sociale rispetto al mero possesso per uso personale di un documento falso, previsto dal comma 1 della medesima disposizione. Ciò in quanto il comma 2 mira a punire in modo più significativo chi fabbrica o comunque forma il documento, oppure lo detiene fuori dai casi di uso personale, essendo tale comportamento connotato da una maggiore gravità per la sua valenza organizzativa. Pertanto, il possesso di un documento contraffatto dal suo stesso possessore, anche se finalizzato all'uso personale, rientra nella previsione del comma 2 dell'art. 497-bis c.p., non potendosi ritenere integrato il meno grave reato di cui al comma 1 della stessa norma. Inoltre, il concorso del possessore nella contraffazione del documento, come nel caso di fornitura della propria fotografia necessaria per la formazione del documento falso, è rilevante ai fini della configurazione del reato di cui al comma 2, non trovando applicazione la causa di esclusione della rilevanza penale prevista per il solo uso personale. Tali principi, affermati dalla giurisprudenza di legittimità, si fondano sulla ratio della norma incriminatrice, volta a punire in modo più severo le condotte connotate da una maggiore pericolosità sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 5/11/2013 della Corte d'appello di Milano;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Luca Pistorelli;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PINELLI Mario che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza impugnata la Corte d&#x…

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