Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1988 del 2017

ECLI:IT:TARMI:2017:1988SENT

Massima

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La pianificazione urbanistica comunale, espressione di ampia discrezionalità amministrativa, può essere sindacata dal giudice amministrativo solo in caso di manifesta irragionevolezza o arbitrarietà delle scelte compiute, non essendo l'amministrazione tenuta a motivare specificamente le determinazioni riguardanti le singole zone, essendo sufficiente il richiamo ai criteri generali seguiti nell'impostazione del piano. Tuttavia, l'imposizione di obblighi di cessione di aree standard fuori comparto, non adeguatamente motivata in relazione all'aumento di carico urbanistico o al beneficio economico per il privato, integra un'illegittima volontà espropriativa, salva la possibilità per l'amministrazione di rideterminarsi con idonea motivazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/10/2017

N. 01988/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00850/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 850 del 2012, proposto da:
SILVIO MOTTA, ADELIO MOTTA, MARIELLA PATRIZIA MOTTA ed EDILMOTTA s.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., tutti rappresentati e difesi dall'avvocato Umberto Grella, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Milano, Via Cesare Battisti, n. 21;

contro

COMUNE di VERANO BRIANZA, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Marco Locati, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Milano, Via dei Pellegrini, n. 24;
COMUNE di BELLUSCO, in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio;

nei confro…

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