Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37546 del 24 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:37546PEN

Massima

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Il reato di ricettazione è integrato dalla consapevolezza, da parte del soggetto agente, di detenere un bene di provenienza illecita, indipendentemente dalla conoscenza specifica della commissione del reato presupposto. L'elemento soggettivo del reato di ricettazione si configura anche in presenza di mera sospetto circa l'origine delittuosa del bene, senza che sia necessaria la prova della conoscenza certa della commissione del reato presupposto. Inoltre, l'inammissibilità del ricorso per cassazione, pronunciata per genericità delle doglianze, preclude la possibilità di far valere l'estinzione del reato per prescrizione, anche se maturata in data anteriore alla pronuncia della sentenza di appello, ma non dedotta né rilevata dal giudice di merito. In tali casi, il giudice di legittimità non può rilevare d'ufficio la prescrizione, essendo preclusa ogni possibilità di farla valere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Mirella - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. ((omissis)) del foro di Palermo;

nell'interesse di:

Os. Al. , nato a (OMESSO) e di Mu. Da. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Palermo, 3 sezione penale, in data 14/3/2007;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), il quale…

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