Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18193 del 4 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:18193PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso la sentenza di appello che ha confermato l'assoluzione per vizio totale di mente di un imputato affetto da schizofrenia paranoide in fase acuta, il quale aveva provocato la morte di un altro degente di una casa di cura, non può riesaminare il merito della decisione, se questa risulta adeguatamente motivata e immune da vizi logici o contraddizioni, essendo precluso in sede di legittimità il sindacato sul giudizio di fatto compiuto dai giudici di merito. In tali casi, la Corte di Cassazione deve limitarsi a verificare la correttezza della motivazione in diritto, senza poter sostituire la propria valutazione a quella dei giudici di merito, i quali hanno il compito di accertare, sulla base degli elementi probatori acquisiti, la sussistenza dei presupposti per l'applicazione della misura di sicurezza del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario, in presenza di un soggetto riconosciuto totalmente incapace di intendere e di volere al momento del fatto. La declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GI. RO. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 17/06/2008 CORTE ASSISE APPELLO di TORINO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA VITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. Carmine Stabile, che chiede il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Gi. Ro. ricorre tramite il suo difensore avverso la sentenza della Corte…

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