Cassazione penale Sez. III sentenza n. 22896 del 3 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:22896PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente sui beni degli indagati, in relazione al reato di cui al Decreto Legislativo n. 74 del 2000, articolo 3, è legittimo quando sussistono il fumus commissi delicti e i presupposti per l'applicazione della confisca per equivalente, anche in assenza di una sentenza di condanna definitiva. Il giudice, nel valutare la sussistenza di tali requisiti, deve effettuare un giudizio prognostico sulla responsabilità penale dell'indagato, basato su elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, senza necessità di una prova certa e incontrovertibile del reato. La confisca per equivalente, inoltre, può essere disposta anche quando il profitto del reato non sia stato individuato in modo puntuale, purché sia accertata l'esistenza di un vantaggio economico ingiustificato in capo all'indagato, di importo corrispondente almeno al valore dei beni da sottoporre a confisca. Il giudice, pertanto, nel disporre il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, deve valutare la sussistenza di tali presupposti, motivando adeguatamente la propria decisione sulla base degli elementi probatori acquisiti, senza necessità di una prova certa e incontrovertibile del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. SAVINO Mariapia - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

(OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Roma dell'8 aprile 2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Alessandro M. Andronio;

udito il pubblico ministero, in persona del sostituto procuratore generale dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita…

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