Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5004 del 2009

ECLI:IT:TARNA:2009:5004SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di opere edilizie abusive è legittimo anche se il destinatario presenta successivamente istanza di accertamento di conformità ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. 380/2001, in quanto tale presentazione è vicenda successiva all'adozione dell'atto demolitorio e non incide sulla legittimità originaria di quest'ultimo. Tuttavia, la presentazione dell'istanza di accertamento di conformità rende inammissibile il ricorso giurisdizionale proposto avverso il provvedimento sanzionatorio, salvo che non risulti già chiaramente esternata dall'Amministrazione, o comunque non risulti con certezza dagli atti di causa, la non sanabilità delle opere. In tal caso, l'Amministrazione può limitarsi all'adozione di un atto meramente confermativo della sanzione già irrogata, stante la già accertata non sanabilità. Diversamente, il riesame dell'abusività delle opere, provocato dall'istanza ex art. 36, ha un significato solo in presenza di un intervento astrattamente sanabile e mira a verificare l'effettiva conformità agli strumenti urbanistici in vigore di quanto realizzato: solo in tal caso è necessaria la formazione di un nuovo provvedimento (di accoglimento o di diniego, quest'ultimo eventualmente anche tacito), che, in quanto atto non meramente confermativo, vanificherebbe definitivamente l'operatività dell'impugnato provvedimento sanzionatorio. In caso di accoglimento dell'istanza, il rilascio del titolo edilizio in sanatoria renderà legittime le opere e non più applicabile la sanzione demolitoria, mentre, nell'ipotesi inversa di rigetto, l'Amministrazione dovrà provvedere a riattivare il procedimento sanzionatorio sulla base di un nuovo accertamento dell'abusività non sanabile delle opere stesse, ai sensi del predetto D.P.R. 380/2001, e ciò anche al fine di permettere al responsabile (nell'arco di un nuovo termine appunto da assegnarsi, essendo venuto meno quello attribuito dalla precedente ingiunzione) di adempiere spontaneamente alla demolizione, così evitando l'irrogazione di più onerose sanzioni successive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania
Sezione Settima
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 8358 dell'anno 2006, proposto da:
Mi. Sa., rappresentato e difeso dagli avv.ti Al. As. ed En. Es., con i quali è elettivamente domiciliato in Na., alla via Cu. n° (...), presso lo studio dell'avv. Pa. La.;
contro
Comune di Me., in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. An. Ia., con la quale è elettivamente domiciliato in Na., alla piazza Bo. n° (...), presso lo studio dell'avv. An. Ca.;
e con l'intervento di
ad opponendum:
El. Sa., rappresentata e difesa dall'avv. An. Ma. Di Le., con il quale è elettivamente domiciliata in Na., alla via To. n° (...), presso lo studio dell'avv. Ri. So.;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
dell'ordinanza edilizia di ripristino n° …

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