La violazione degli obblighi e delle prescrizioni inerenti alla misura di sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno, disposta ai sensi della normativa previgente, integra il delitto di cui all'articolo 9, comma 2, della legge n. 1423 del 1956 (ora articolo 75, comma 2, del d.lgs. n. 159 del 2011), a prescindere dalla specifica modalità della violazione, essendo sufficiente il mancato rispetto di qualsiasi obbligo o prescrizione connessa a tale misura di prevenzione. Tale fattispecie delittuosa si distingue dalla contravvenzione di cui al comma 1 della medesima disposizione, relativa alla sola violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale, senza obbligo o divieto di soggiorno. La modifica normativa intervenuta con il d.lgs. n. 159 del 2011 non ha determinato un'abolitio criminis della fattispecie, in quanto sussiste una continuità normativa tra la precedente e la nuova disposizione, essendo le stesse sostanzialmente sovrapponibili. Pertanto, le condotte poste in essere prima dell'entrata in vigore del d.lgs. n. 159 del 2011 rimangono penalmente rilevanti ai sensi della previgente normativa, in applicazione del principio di successione di leggi penali nel tempo di cui all'articolo 2 del codice penale.