Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43379 del 23 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:43379PEN

Massima

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Il delitto di appropriazione indebita si configura quando gli artifizi e i raggiri siano posti in essere dopo l'avvenuta appropriazione del bene, al solo fine di dissimulare l'illecita condotta, mentre il delitto di truffa ricorre quando gli artifizi e i raggiri siano necessari per consentire l'appropriazione stessa. Pertanto, la distinzione tra le due fattispecie delittuose non si basa su una diversità ontologica dei fatti, ma sulla diversa ricostruzione del nesso eziologico tra l'attività decettiva e l'illegittima locupletazione realizzata dall'agente. Nel caso di reato continuato, la valutazione in ordine alla sussistenza dell'aggravante del danno di rilevante gravità deve essere operata con riferimento al danno complessivamente cagionato dalla somma delle violazioni, non potendo essere "scomposto" in ragione dei singoli episodi. Inoltre, l'aumento di pena per il reato continuato non può superare il limite del triplo della pena inflitta per la violazione ritenuta più grave, dovendosi in tal caso procedere alla rideterminazione della pena entro i limiti legali. Infine, la declaratoria di estinzione del reato per intervenuta prescrizione, successiva alla sentenza di appello, non impedisce la conferma delle statuizioni civili contenute nella sentenza impugnata, con conseguente condanna dell'imputato alla rifusione delle spese del grado in favore della parte civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluig - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. PACILLI G.A.R. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Milano del'11.1.2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il PM, nella persona del sostituto procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS), in sostituzione dell…

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