Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 121 del 2013

ECLI:IT:TARBA:2013:121SENT

Massima

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Il diritto di proprietà privata può essere legittimamente compresso per ragioni di interesse pubblico, purché l'espropriazione sia disposta nel rispetto dei principi di legalità, proporzionalità e ragionevolezza. L'autorità espropriante deve motivare adeguatamente la necessità e l'indifferibilità dell'intervento pubblico, individuando con precisione i beni da espropriare e dimostrando l'assenza di soluzioni alternative meno gravose per i proprietari. L'indennizzo deve essere determinato in modo equo, tenendo conto del valore di mercato del bene e del pregiudizio effettivamente subito dal proprietario. Inoltre, il procedimento espropriativo deve svolgersi nel rispetto del contraddittorio e del diritto di difesa del proprietario, il quale può impugnare gli atti dell'espropriazione per violazione di legge o eccesso di potere. Tuttavia, il venir meno dell'interesse del proprietario all'annullamento dell'atto espropriativo, per sopravvenute circostanze, determina l'improcedibilità del ricorso, senza che ciò pregiudichi il diritto all'indennizzo.

Sentenza completa

N. 01716/2002
REG.RIC.

N. 00121/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01716/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1716 del 2002, proposto da:
Modugno Vincenzo e Modugno Francesco, rappresentati e difesi dall'avv. Pasquale Medina, con domicilio eletto presso Pasquale Medina in Bari, corso Vittorio Emanuele, n.193;

contro

Comune di Bitonto, rappresentato e difeso dall'avv. Giacomo Valla, con domicilio eletto presso Giacomo Valla in Bari, via Q.Sella, n. 36;

per l'annullamento

a) del decreto n.500 dell'1.03.2002, notificato il successivo 23 luglio, con il quale il dirigente dell'ufficio tecnico del comune di Bitonto ha pronunciato l'espropriazione ed ha autorizzato la occupaz…

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