Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18155 del 2 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:18155PEN

Massima

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Il dolo alternativo è configurabile nel reato di tentato omicidio quando l'agente si rappresenta e vuole indifferentemente l'uno o l'altro degli eventi causalmente ricollegabili alla sua condotta cosciente e volontaria, essendo ontologicamente incompatibile con il dolo eventuale, il quale presuppone l'accettazione del rischio di cagionare l'evento lesivo. Pertanto, il dolo alternativo sussiste qualora l'agente abbia utilizzato un'arma da fuoco esplodendo più colpi a distanza ravvicinata verso una parte eminentemente vitale del corpo della vittima, dimostrando così la sua volontà di cagionare indifferentemente la morte o gravi lesioni. In tali casi, la negazione dell'animus necandi da parte dell'imputato, addotta a mero scopo difensivo, non è idonea a escludere la configurabilità del tentato omicidio, in presenza di elementi oggettivi che comprovano la sua volontà omicida. Inoltre, il giudice di merito può legittimamente negare l'applicazione delle attenuanti generiche in presenza di circostanze concrete, come la gravità, la durata e l'intensità della condotta delittuosa, nonché la personalità dell'imputato desunta da precedenti penali e giudiziari, senza necessità di un'analitica disamina di tutti gli elementi che possono consigliare o meno una particolare mitezza nella determinazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. BONITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 610/2014 CORTE APPELLO SEZ. DIST. di TARANTO, del 09/02/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/03/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;
Udito il Procuratore Generale in persona della Dott.ssa LOY ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza deliberata il 9 febbraio 2015…

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