Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48918 del 25 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:48918PEN

Massima

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Il falso in certificato medico, anche se realizzato da terzi su istigazione dell'imputato, integra il delitto di contraffazione di certificato amministrativo, non quello di uso di atto falso, in quanto la configurabilità di quest'ultima fattispecie presuppone che l'utilizzatore del documento non abbia concorso in alcun modo nella sua falsificazione. Inoltre, la graduazione della pena, anche in relazione alle circostanze attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui esercizio è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di mero arbitrio o di motivazione illogica, non anche quando la determinazione sanzionatoria sia sorretta da adeguata e coerente motivazione, come nel caso in cui il giudice abbia valorizzato la carriera criminale dell'imputato e la maggiore colpevolezza desumibile dalla tipologia dei reati precedentemente commessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MORELLI Francesc - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Ire - Rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/07/2017 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Scordamaglia Irene;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa Loy Maria Francesca che ha concluso per l'inammissibilita';
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 10 luglio 2017, la Corte di appello di Palermo ha confermato qu…

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