Tribunale Amministrativo Regionale Molise - Campobasso sentenza n. 172 del 2016

ECLI:IT:TARMOL:2016:172SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il preminente interesse pubblico alla fruizione collettiva degli spazi pubblici, in particolare delle piazze e delle aree centrali dei centri storici, prevale sull'interesse privato all'occupazione temporanea di suolo pubblico per finalità commerciali, salvo che l'Amministrazione non dimostri l'esistenza di specifiche ragioni che giustifichino il sacrificio dell'interesse pubblico. L'Amministrazione comunale, nell'esercizio del proprio potere discrezionale, può pertanto legittimamente negare l'autorizzazione all'occupazione di suolo pubblico in tali aree, ove ritenga che tale concessione comporterebbe una indebita compressione dell'interesse della collettività al libero e indifferenziato godimento degli spazi pubblici, senza che tale valutazione debba essere necessariamente supportata da specifici vincoli di tutela del patrimonio storico-artistico. Il diniego dell'autorizzazione all'occupazione di suolo pubblico in tali aree centrali non è pertanto illegittimo, in quanto l'Amministrazione è tenuta a ponderare comparativamente l'interesse pubblico alla fruizione collettiva degli spazi pubblici con quello privato all'esercizio di attività economiche, privilegiando il primo salvo che non sussistano ragioni specifiche che giustifichino il sacrificio dell'interesse pubblico. Tale valutazione rientra nell'ampio margine di discrezionalità riconosciuto all'Amministrazione comunale, sindacabile solo in caso di manifesta irragionevolezza o illogicità.

Sentenza completa

N. 00187/2015
REG.RIC.

N. 00172/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00187/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 187 del 2015, proposto da:
Ditta Marilina e Angela Lepore con sede in Larino in persona delle omonime titolari, rappresentata e difesa dagli avvocati Lucia Liberatore e Michele Marone, con domicilio eletto presso la prima in Campobasso, Via Roma, n.48;

contro

Comune di Larino in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Vincenzo Colalillo, con domicilio eletto presso il medesimo avvocato in Campobasso, Via Umberto I, n. 43;

nei confronti di

Giuseppe Rainone (non costituito);

per l'annullamento

della determinazione a firma del Segretario Comunale…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.