Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16204 del 27 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:16204PEN

Massima

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Il rilascio di false dichiarazioni sostitutive di certificazione o di atto notorio, attestanti fatti di cui l'atto è destinato a provare la verità, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico di cui all'art. 483 c.p., anche quando la dichiarazione sia resa apponendo la firma su un modulo prestampato, qualora il contenuto della dichiarazione sia chiaro e comprensibile e l'imputato, in ragione della sua condizione personale e giudiziaria, non possa equivocare o mal comprendere gli obblighi di veridicità posti a suo carico. In tali ipotesi, l'elemento soggettivo del dolo non può essere escluso sulla base di una pretesa colposa omissione di indagine, atteso che l'ordinamento impone specifici doveri di verifica circa la corrispondenza tra quanto dichiarato e la propria situazione personale, il cui inadempimento integra il delitto di falso ideologico. Inoltre, la valutazione negativa della personalità dell'imputato, desunta da precedenti condanne e dalla sottoposizione a misure di prevenzione, può legittimamente escludere il riconoscimento della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p., il beneficio della sostituzione della pena detentiva con quella pecuniaria e il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, in assenza di elementi concreti che avrebbero dovuto condurre a un diverso apprezzamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. MOROSINI E. M. - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/12/2020 della CORTE di APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Elisabetta Maria Morosini;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Di Leo Giovanni, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso;
lette le conclusioni del difensore, avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricors…

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