Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14662 del 28 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:14662PEN

Massima

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Le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, se intrinsecamente attendibili e corroborate da riscontri esterni, anche costituiti da ulteriori dichiarazioni convergenti di altri collaboratori, possono costituire gravi indizi di colpevolezza idonei a giustificare l'applicazione di misure cautelari, anche in caso di concorso nel reato, purché le dichiarazioni siano rese in modo autonomo, senza pregresse intese fraudolente o condizionamenti reciproci, e convergano almeno sugli elementi essenziali del fatto. L'interpretazione alternativa fornita dall'indagato non è sufficiente a inficiare la valenza indiziaria di tali dichiarazioni, qualora risultino specifiche, coerenti e reciprocamente corroboranti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS)

avverso l'ordinanza n. 598/2013 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 18/04/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

sentite le conclusioni del PG Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS), altresi' noto come " (OMISSIS) (OMISSIS)&qu…

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