La scadenza del titolo concessorio costituisce valido presupposto per la riacquisizione dell'immobile da parte dell'ente proprietario, indipendentemente dalla debenza o meno dei canoni di concessione da parte del concessionario, essendo la durata della concessione un elemento essenziale del rapporto che, una volta venuto meno, legittima l'amministrazione a riprendere la disponibilità del bene. Né la presunta illegittimità originaria della concessione, né la contestata titolarità dell'immobile in capo all'ente procedente, né il preteso automatico trasferimento ex lege degli immobili scolastici alle province ai sensi della legge n. 23/1996, possono incidere sulla legittimità del provvedimento di riacquisizione, in quanto questioni che, pur rilevanti sul piano sostanziale, non inficiano la validità dell'atto impugnato, saldamente ancorato alla scadenza del titolo concessorio. L'amministrazione, pertanto, è legittimata a rientrare nel possesso dell'immobile, fermo restando che le eventuali pretese economiche del concessionario potranno essere fatte valere in sede giurisdizionale ordinaria.