Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 573 del 2024

ECLI:IT:TARNA:2024:573SENT

Massima

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Il Comune di Marano di Napoli è competente a rilasciare l'autorizzazione per il recupero ambientale e la messa in sicurezza di una cava dismessa sita nel proprio territorio, mentre la Regione Campania - Ufficio del Genio Civile di Napoli è competente a rilasciare le autorizzazioni per nuove estrazioni e la ricomposizione ambientale di cave attive. Tuttavia, quando la cava risulta già dismessa, la competenza in materia di recupero ambientale e trattamento dei rifiuti spetta esclusivamente alla Regione Campania, in virtù degli artt. 9 e seguenti della legge regionale n. 54/1985. Pertanto, il Comune di Marano di Napoli, pur non essendo competente a rilasciare l'autorizzazione richiesta, ha correttamente indirizzato il privato richiedente all'Ufficio del Genio Civile regionale, il quale è tenuto a pronunciarsi espressamente e motivatamente sulla domanda entro 90 giorni dalla notifica della sentenza, senza che il giudice amministrativo possa sostituirsi alla valutazione discrezionale della pubblica amministrazione competente in merito al rilascio dell'autorizzazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/01/2024

N. 00573/2024 REG.PROV.COLL.

N. 03864/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3864 del 2023, proposto da
Mater Natura S.r.l.s, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Marano di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Direzione Generale Lavori Pubblici - Genio Civile di Napoli, non costituito in giudizio;

per l'accertamento della illegittimità del silenzio formatosi sull’atto di diffida a provve…

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