Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40048 del 7 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:40048PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La confisca dei beni disposta ai sensi dell'art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992 è legittima quando risulti provata l'esistenza di una sproporzione tra il reddito dichiarato dal condannato o i proventi della sua attività economica e il valore economico dei beni da confiscare, e non emerga una giustificazione credibile circa la provenienza di tali beni. A tal fine, il giudice deve verificare la sproporzione tra i redditi o i proventi dichiarati e il valore dei singoli beni al momento del loro acquisto, e valutare la credibilità della prova positiva fornita dall'imputato circa la liceità della provenienza dei beni, non essendo sufficiente la mera dimostrazione della loro non provenienza dal reato per cui è stata inflitta la condanna. La sproporzione può essere desunta anche dal confronto tra i modesti redditi dichiarati e l'entità sproporzionata dei risparmi accumulati, senza che rilevi l'eventuale ipotesi di evasione fiscale non dimostrata nel processo. Il giudice di merito, nel motivare la decisione di confisca, deve dare conto in modo dettagliato e logico di tutte le risultanze istruttorie, disattendendo le giustificazioni fornite dall'imputato qualora le ritenga non credibili sulla base di un percorso argomentativo impeccabile, senza che la Corte di cassazione possa sindacare la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito, purché essa sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L. - Presidente

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PU. GI. N. IL (OMESSO);

2) PU. FI. N. IL (OMESSO);

3) AN. AS. N. IL (OMESSO);

4) PU. MA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza N. 110/2011 CORTE APPELLO di CAGLIARI del 25.01.2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14.10.2011 la relazione fatta dal consigliere dott. Fabrizio Di Marzio;

udito il Procuratore Generale in persona del dott. Antonio Gialanella, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.