Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 16685 del 16 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:16685CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sentenza del giudice di pace resa all'esito del giudizio di opposizione a sanzione amministrativa ai sensi dell'art. 23 della legge n. 689 del 1981, pubblicata successivamente all'entrata in vigore del d.lgs. n. 40 del 2006, è appellabile e non direttamente ricorribile per cassazione. Infatti, il d.lgs. n. 40 del 2006 ha abrogato la previsione di immediata ricorribilità in cassazione di tali provvedimenti, sostituendola con la disciplina dell'appello, applicabile anche ai procedimenti pendenti alla data di entrata in vigore della nuova normativa, in virtù della relativa disciplina transitoria. Ne consegue l'inammissibilità del ricorso per cassazione proposto avverso una sentenza del giudice di pace rientrante in tale ambito applicativo, in quanto il mezzo di impugnazione ammesso è l'appello e non il ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTIMJ Giovanni - Presidente

Dott. PETITTI Stefano - Consigliere

Dott. PARZIALE Ippolisto - rel. Consigliere

Dott. D'ASCOLA Pasquale - Consigliere

Dott. DE CHIARA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

CH. RO. , elettivamente domiciliato in ROMA, VIA FLAMINIA 141, presso il proprio studio, rappresentato e difeso da se medesimo;

- ricorrente -

contro

COMUNE DI ROMA in persona del Sindaco pro-tempore, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA DEL TEMPIO DI GIOVE 21, presso l'AVVOCATURA COMUNALE, rappresentato e difeso dall'avvocato ERIGENTI GUGLIELMO, giusta Determinazione Dirigenziale n. 361/2008, e giusta…

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