Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 28254 del 19 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:28254PEN

Massima

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Il giudice, nel decidere sulla richiesta di sospensione del procedimento con messa alla prova, deve necessariamente consentire previamente alle parti di interloquire prima di provvedere, acquisendo le informazioni ritenute necessarie e portandole tempestivamente a conoscenza del pubblico ministero e del difensore dell'imputato. La violazione di tali regole del contraddittorio, disciplinate dall'articolo 464-bis, comma 5, del codice di procedura penale, comporta l'annullamento senza rinvio del provvedimento impugnato e la restituzione degli atti al giudice per l'ulteriore corso del procedimento. Il giudice non può adottare una decisione de plano sulla richiesta di messa alla prova, senza neanche indicare se abbia acquisito il parere del pubblico ministero, in quanto ciò integra una violazione del diritto di difesa e del principio del contraddittorio, essenziali per il corretto svolgimento del procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco M. - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - Consigliere

Dott. NARDIN Maura - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/08/2020 del GIP TRIBUNALE di BERGAMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALDO ESPOSITO;
lette le conclusioni del PG Dott. LOY M. FRANCESCA, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata con trasmissione degli atti al G.I.P. del Tribunale di Bergamo.
RITENUTO IN FATTO
1. Con provvedimento del 31 agosto 2020, il G.I.P. del Tribunale di Bergamo, ha revocato il decreto penale di condanna e…

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