Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48876 del 25 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:48876PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale non richiede l'esistenza di un nesso causale tra i fatti di distrazione e il successivo fallimento, essendo sufficiente che l'agente abbia cagionato il depauperamento dell'impresa, destinandone le risorse ad impieghi estranei alla sua attività. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, non essendo necessaria la consapevolezza dello stato di insolvenza dell'impresa né lo scopo di recare pregiudizio ai creditori, essendo sufficiente la consapevole volontà di dare al patrimonio sociale una destinazione diversa da quella di garanzia delle obbligazioni contratte. Ai fini della sussistenza del reato di bancarotta fraudolenta documentale, la mancata tenuta dei libri diversi dal libro IVA da parte dell'imprenditore che abbia scelto il regime della contabilità semplificata non integra di per sé il reato, dovendo comunque essere accertato che la documentazione contabile acquisita non consenta di ricostruire la situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa. La concessione delle attenuanti generiche in materia di reati fallimentari deve essere valutata tenendo conto della gravità del danno patrimoniale cagionato, della tenuità del fatto e della collaborazione processuale dell'imputato. La prescrizione dei reati di bancarotta fraudolenta è soggetta al termine ordinario di 12 anni e 6 mesi, decorrente dalla dichiarazione di fallimento, senza che rilevi l'aggravante di cui all'art. 219, comma 2, n. 1, L.F., che integra un'aggravante ordinaria e non ad effetto speciale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrin - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. AMATORE Robert - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a NOTO il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/04/2017 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ROBERTO AMATORE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. FIMIANI PASQUALE che ha concluso chiedendo l'annullamento della sentenza impugnata senza rinvio per (Ndr…

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