Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10755 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:10755SENT

Massima

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Il termine per la presentazione dell'istanza di condono edilizio, previsto dalla legge, può essere prorogato per i soggetti non residenti nel territorio nazionale, in virtù di un decreto-legge non convertito in legge, il cui effetto di differimento dei termini deve ritenersi comunque produttivo di effetti irreversibili, in applicazione dei principi di affidamento e di tutela del cittadino nei confronti dell'Amministrazione. Pertanto, l'Amministrazione non può opporre il decorso del termine di presentazione della domanda di condono, qualora il privato abbia presentato l'istanza nel rispetto della proroga prevista dal decreto-legge non convertito, avendo egli fatto legittimo affidamento sulla validità di tale provvedimento. Inoltre, l'Amministrazione, dopo aver richiesto al privato il pagamento degli oneri e la presentazione della documentazione integrativa, non può successivamente negare l'accoglimento della domanda di condono per carenza della stessa, in quanto ciò si porrebbe in contrasto con il principio di buona fede e correttezza nei rapporti tra cittadino e Pubblica Amministrazione. Infine, il silenzio serbato dall'Amministrazione oltre il termine di legge per la conclusione del procedimento, a fronte dell'adempimento da parte del privato degli oneri richiesti, determina il perfezionamento del silenzio-assenso, con conseguente accoglimento implicito della domanda di condono.

Sentenza completa

N. 13828/1999
REG.RIC.

N. 10755/2014 REG.PROV.COLL.

N. 13828/1999 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13828 del 1999, proposto da:
Colonna di ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) (con costituzione di nuovo difensore depositata in data 10 aprile 2014), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), 3;

contro

Roma Capitale (già Comune di Roma), in persona del Sindaco p.t., rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), dell’Avvocatura comunale e presso la stessa domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

del provvedimento n. prot. 207368 del 14 luglio 1999 recante il rigetto della domanda di conces…

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