La confisca dell'oggetto atto ad offendere è obbligatoria anche in caso di estinzione del reato per prescrizione, in applicazione della speciale disposizione di cui all'art. 6 della Legge n. 152 del 1975, che richiama il contenuto del primo comma dell'art. 240 c.p. Tale obbligo di confisca sussiste salvo i casi di assoluzione nel merito o di appartenenza dell'oggetto a persona estranea al reato. La confisca, infatti, costituisce una misura di sicurezza patrimoniale che prescinde dall'accertamento della responsabilità penale dell'imputato, essendo finalizzata alla rimozione di un pericolo per la pubblica incolumità rappresentato dalla detenzione di oggetti atti ad offendere. Pertanto, anche in caso di estinzione del reato per prescrizione, il giudice è tenuto a disporre la confisca dell'oggetto utilizzato per la commissione del fatto, in quanto tale misura non ha natura sanzionatoria ma di prevenzione, volta a sottrarre dalla disponibilità del soggetto gli strumenti potenzialmente pericolosi. Tale obbligo di confisca non può essere escluso sulla base di valutazioni discrezionali del giudice, essendo la stessa prevista dalla legge in modo tassativo ed inderogabile, salvo i casi espressamente contemplati.