La massima giuridica che si può estrarre dalla sentenza è la seguente: Il provvedimento amministrativo che ordina la demolizione di opere edilizie realizzate senza titolo su un'area soggetta a vincolo paesaggistico è legittimo e doveroso, ai sensi degli artt. 27 e 31 del d.P.R. n. 380/2001, in quanto tali opere, anche se di modesta entità e realizzabili mediante denuncia di inizio attività, richiedono comunque il preventivo rilascio dell'autorizzazione paesaggistica ai sensi degli artt. 146 e 149 del d.lgs. n. 42/2004 e dell'art. 2, comma 2, della l.r. Campania n. 19/2001. Tuttavia, il provvedimento non può disporre la demolizione di opere già oggetto di una precedente istanza di condono edilizio, pendente al momento dell'adozione del provvedimento sanzionatorio, in applicazione dell'art. 38 della l. n. 47/1985 e dell'art. 32, comma 25, della l. n. 326/2003. Inoltre, la successiva presentazione di istanze di accertamento di conformità urbanistica ed edilizia o di compatibilità paesaggistica non incide sulla legittimità del provvedimento di demolizione, in quanto tali istanze hanno effetti diversi e non paralizzano l'efficacia del provvedimento sanzionatorio.