Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20445 del 18 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:20445PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il dolo diretto alternativo è configurabile nel delitto di tentato omicidio quando l'agente, pur non avendo come unico e certo scopo la morte della vittima, si rappresenta e accetta come altamente probabile il verificarsi di tale evento, insieme ad altro evento lesivo di analoga gravità, agendo con modalità idonee ed univoche a cagionare l'evento morte. L'accertamento del dolo diretto alternativo non richiede la prova di una volontà finalizzata esclusivamente alla realizzazione dell'evento morte, essendo sufficiente la previsione e accettazione di tale evento come conseguenza altamente probabile dell'azione, da valutarsi in relazione alle concrete modalità della condotta posta in essere, come l'utilizzo di un'arma dalla notevole capacità lesiva, la direzione di tiro e la sequenza degli spari. La qualificazione giuridica della condotta in termini di tentato omicidio non è inficiata dalla mancata prova di un tentativo dell'agente di avvisare le forze dell'ordine in una fase precedente, né dalla richiesta di rinnovazione di una perizia balistica, atteso che tali elementi non assumono carattere di decisività ai fini della diversa qualificazione del fatto. Il giudice di appello, nel confermare la decisione di primo grado, può legittimamente richiamare le argomentazioni ivi contenute, purché dia conto in modo autonomo delle ragioni per cui le censure formulate non sono ritenute accoglibili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. NOVIK Adet Toni - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico Giuseppe - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3201/2006 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 09/01/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/04/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELLO MAGI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SCARDACCIONE Eduardo Vittorio che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'acc…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.