L'ordinanza contingibile e urgente adottata dall'autorità amministrativa ai sensi dell'art. 54, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL) per ordinare l'esecuzione di lavori di messa in sicurezza di un'opera pubblica deve essere fondata sulla sussistenza di specifici presupposti oggettivi e soggettivi. In particolare, è necessario che ricorrano cumulativamente: a) un grave pericolo che minaccia l'incolumità pubblica o la sicurezza urbana; b) la contingibilità, intesa come situazione imprevedibile ed eccezionale che non può essere fronteggiata con i mezzi ordinari previsti dall'ordinamento; c) l'urgenza, causata dall'imminente pericolosità, che impone l'adozione di un provvedimento straordinario e di durata temporanea in deroga ai mezzi ordinari previsti dalla normativa vigente. Inoltre, l'ordinanza può essere legittimamente adottata solo nei confronti del soggetto che abbia la disponibilità giuridica e materiale del bene oggetto dell'intervento, non potendo essere imposta al privato l'esecuzione di lavori pubblici incombenti sull'ente proprietario della strada. In mancanza anche di uno solo di tali presupposti, l'ordinanza contingibile e urgente è illegittima e deve essere annullata.