Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38235 del 29 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:38235PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, afferma che la doglianza relativa all'illegittimità delle intercettazioni telefoniche è priva del necessario contenuto di specificità, non essendo indicati gli atti affetti da patologia né chiarita la loro incidenza sul complessivo compendio indiziario. Inoltre, la questione relativa alla valutazione degli elementi ritenuti favorevoli dall'indagato costituisce una inammissibile rilettura di meri fatti di causa. Quanto alla mancata effettuazione di un ulteriore interrogatorio di garanzia a seguito della nuova emissione della misura cautelare da parte del giudice competente per territorio, la Corte ritiene tale doglianza manifestamente infondata, in quanto entrambi i giudici hanno ritenuto sussistente il pericolo di recidiva, fondato sulla negativa personalità e pericolosità dell'indagato, senza che vi siano presupposti per l'esperimento dell'interrogatorio di garanzia. Infine, la Corte dichiara inammissibile la doglianza relativa alla mancata motivazione in ordine alla rilevanza degli elementi indicati dalla difesa a favore dell'indagato, in quanto la motivazione ampia, particolareggiata ed esaustiva del provvedimento impositivo della misura cautelare deve ritenersi idonea a integrare la giustificazione del provvedimento impugnato. Analogamente, la Corte ritiene manifestamente infondata la doglianza relativa alla scelta della misura cautelare e al rigetto della richiesta di sostituzione con gli arresti domiciliari, in quanto la sintetica motivazione del provvedimento impugnato deve essere integrata con le argomentazioni rese dal primo giudice, non censurate nel ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pe. Lo. ;

avverso l'ordinanza del Tribunale di L'Aquila in data 20 maggio 2010;

Visti gli atti, il provvedimento denunciato e il ricorso;

Udita in camera di consiglio la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

Udita la requisitoria del pubblico ministero rappresentato dal s.p.g. dott. DI CASOLA Carlo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore avv. Carinci L..

MOTIVI DELLA DECISIONE

1.…

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