Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4965 del 1 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:4965PEN

Massima

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Il militare che, in servizio e senza giustificato motivo, aggredisce fisicamente il superiore gerarchico cagionandogli lesioni personali, commette il reato di insubordinazione con lesioni, anche qualora il superiore si sia limitato a richiamare l'attenzione del sottoposto senza esercitare una violenza apprezzabile. La reazione sproporzionata e illecita del militare non può essere giustificata dalla necessità di difendersi da un'ingiusta aggressione, essendo piuttosto la conseguenza del fastidio provocato dalle insistenti richieste di spiegazioni del superiore. Le dichiarazioni della persona offesa, lineari e coerenti, corroborate dalla documentazione medica attestante la natura e l'entità delle lesioni riportate, devono essere ritenute attendibili, in assenza di contraddizioni o reticenze, anche ove in contrasto con le dichiarazioni dell'imputato, la cui versione non può essere preferita sulla base di meri argomenti di carattere ipotetico, come la prestanza fisica dell'imputato o la sua pratica del pugilato. Il giudice di merito, nel valutare la prova, può legittimamente disattendere le dichiarazioni dell'imputato, ritenendole non credibili, ove siano presenti elementi oggettivi, come le risultanze mediche, che confermino la ricostruzione della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa - Rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 28/2016 CORTE MILITARE APPELLO di ROMA, del 11/05/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso
udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/01/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott.ssa Saraceno Rosa Anna;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Militare Dott. Flamini Luigi Maria, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore della parte civile, avvocato (OMISSIS) in sostitu…

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