Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12850 del 30 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12850PEN

Massima

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Il possesso di un oggetto di provenienza furtiva, anche se ricevuto inconsapevolmente, integra il reato di ricettazione qualora il soggetto, nonostante la mancanza di conoscenza dell'origine illecita, abbia comunque proceduto alla negoziazione o cessione del bene a terzi. L'onere della prova circa la buona fede nell'acquisizione del bene grava sull'imputato, il quale deve fornire adeguati riscontri alle proprie giustificazioni, non essendo sufficiente la mera affermazione di aver ricevuto il bene da un terzo. Inoltre, la mancata riparazione del danno alla parte offesa e l'assenza di risarcimento dei danni morali escludono il riconoscimento delle attenuanti speciali previste per il reato di ricettazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n.1005/2011 CORTE DI APPELLO di ANCONA del 31/1/2014;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/02/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. IGNAZIO PARDO;
Udito il Procuratore Generale dott. ((omissis)) che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con sentenza in data 31 gennaio 2014 la Corte di Appello di Ancona in parziale riforma della sentenza del Tr…

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