Il diritto di assegnazione di alloggi pubblici costruiti a favore del personale delle forze di polizia, ai sensi della legge n. 52 del 1976, è soggetto a revoca da parte della competente Commissione provinciale qualora vengano meno i requisiti e le condizioni che ne hanno giustificato l'originaria attribuzione. La revoca dell'assegnazione, tuttavia, deve essere adottata nel rispetto del principio del contraddittorio e del diritto di difesa dell'assegnatario, il quale deve essere messo in condizione di far valere le proprie ragioni prima dell'adozione del provvedimento finale. Inoltre, la decisione di revocare l'assegnazione deve essere adeguatamente motivata, con riferimento alle specifiche circostanze del caso concreto che hanno determinato il venir meno dei presupposti per il mantenimento dell'alloggio. Il giudice amministrativo è chiamato a verificare la legittimità del provvedimento di revoca sotto il profilo del rispetto delle garanzie procedimentali e della congruità della motivazione, senza poter sindacare nel merito le valutazioni discrezionali compiute dall'amministrazione competente in ordine alla sussistenza dei requisiti per il mantenimento dell'assegnazione.