Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25947 del 1 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25947PEN

Massima

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Il danneggiamento di un bene destinato a pubblico servizio, anche se di lieve entità, integra il reato di danneggiamento aggravato, essendo sufficiente un'alterazione, anche solo strutturale, della cosa, senza che sia necessaria una modifica funzionale. Il dolo generico del reato di danneggiamento sussiste quando l'agente, con condotta volontaria, cagiona un danno a un bene altrui, anche se non diretto specificamente a tale scopo. La prescrizione del reato non può essere rilevata in sede di legittimità quando il ricorso per cassazione è dichiarato inammissibile per manifesta infondatezza dei motivi, in quanto ciò preclude la possibilità di accertare le cause di non punibilità. Inoltre, il ricorso per cassazione proposto unicamente per far valere la prescrizione maturata dopo la decisione impugnata e prima dell'atto di impugnazione è inammissibile, in quanto esula dai casi in relazione ai quali può essere proposto. L'onere di specificità del motivo di ricorso per cassazione impone al ricorrente di indicare la correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'atto di impugnazione, senza poter ignorare le affermazioni del provvedimento censurato. Infine, la prova decisiva la cui mancata acquisizione è deducibile in sede di legittimità è solo quella relativa ad un elemento probatorio suscettibile di determinare una decisione del tutto diversa da quella assunta, essendo onere del ricorrente spiegare come e perché la prova medesima debba ritenersi determinante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ca. Fr. ;

avverso la sentenza 18.10.10 della Corte d'Appello di Salerno;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. Antonio Manna;

udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. Oscar Cedrangolo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore - Avv. Del Medico Erminia Maria, in sostituzione …

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