La decadenza di una concessione demaniale marittima per finalità turistico-ricreative può essere legittimamente disposta dall'amministrazione concedente qualora, alla scadenza del titolo concessorio, non sia intervenuto alcun rinnovo o proroga e la concessione sia stata di fatto esercitata da un soggetto diverso dal concessionario, senza la prescritta autorizzazione dell'autorità demaniale ai sensi dell'art. 45-bis del codice della navigazione. Tale ipotesi di decadenza, prevista dall'art. 47, comma 1, lett. e) del codice della navigazione, è conforme ai principi del diritto europeo, come chiarito dalla giurisprudenza dell'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, in quanto esclude la possibilità di proroghe automatiche e generalizzate dei titoli concessori, in contrasto con la disciplina europea in materia di concessioni. Inoltre, la mancata autorizzazione al subentro di un nuovo soggetto nella gestione della concessione determina la discontinuità soggettiva rispetto all'originario concessionario, precludendo così l'applicazione di eventuali proroghe legali previste dalla normativa nazionale, le quali risultano comunque incompatibili con il diritto dell'Unione europea. In tali ipotesi, l'amministrazione concedente è legittimata a dichiarare la decadenza della concessione, senza che ciò comporti alcuna responsabilità risarcitoria a suo carico.