Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22679 del 25 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:22679PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare l'applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., può legittimamente considerare, oltre alle modalità della condotta, anche i precedenti penali dell'imputato, emergenti dai suoi precedenti dattiloscopici, al fine di escludere l'occasionalità del fatto e desumere l'abitualità della condotta delittuosa, preclusiva dell'applicazione della suddetta causa di non punibilità. Ciò in quanto la valutazione della particolare tenuità del fatto deve essere effettuata complessivamente, tenendo conto sia degli elementi oggettivi che soggettivi del reato, ai sensi dell'art. 133 c.p. La motivazione che richiama tali elementi, anche in modo implicito, è immune da vizi logici e giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERRAO Eugenia - Presidente

Dott. BRUNO Mariarosaria - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

Dott. MARI Attilio - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
Avverso la sentenza del 18/11/2021 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
letta la requisitoria scritta del Sostituto procuratore generale presso questa Corte di cassazione, Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata, con motivazione contestuale, la Corte di appello di Firenze ha confermato la…

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